«Abbiamo, francamente, una persona stupida alla Fed, probabilmente non taglierà i tassi neanche oggi». Il presidente statunitense Donald Trump è tornato ad attaccare il governatore della Federal Reserve Jerome Powell, poco prima della scelta della Banca Centrale Usa di lasciare invariati tassi d’interesse. Rimasti fermi nell’intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,5%, i tassi dovrebbero invece scendere di 2,5 punti secondo Trump. Sulla politica monetaria pesano però le incognite sull’andamento economico, tra dazi, guerre e tensioni geopolitiche. Pur non riducendo subito il costo del denaro, la Fed ha comunque confermato la volontà di proseguire sulla strada dei tagli ai tassi. L’intenzione è quella di procedere con due sforbiciate di un quarto di punto percentuale l’una entro fine anno, in aggiunta alle tre riduzioni operate nel 2024.

Un’economia incerta – «L’incertezza sulle prospettive economiche è diminuita ma resta elevata», è l’analisi della Fed diffusa al termine della due giorni di riunione. Il tasso di crescita del Pil previsto per il 2025 dalla Banca Centrale è infatti dell’1,4%: meno dell’1,7% preventivato in precedenza e in calo dell’1,4% rispetto allo scorso anno. La Fed ha poi alzato le stime dell’inflazione al 3% (dal 2,3% di aprile) mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe aumentare fino al 4,5% entro fine 2025 (dall’attuale 4,2%). Tra i principali timori dei mercati finanziari per le prossime settimane, c’è quello di un’ulteriore escalation nel conflitto tra Israele e Iran. In particolare, continua a preoccupare l’ipotesi di rappresaglia iraniana sullo Stretto di Hormuz, da cui passa il 30% del petrolio mondiale commerciato via nave, con un conseguente aumento del costo del greggio. A luglio, inoltre, scade la pausa di 90 giorni stabilita da Trump sull’introduzione di nuovi dazi sulle merci di oltre 75 partner commerciali.

Le critiche di Trump – Nonostante le prospettive incerte, Trump non ha risparmiato insulti e pesanti critiche al governatore della Fed. «Mi odia. Non è intelligente e sta costando al paese una fortuna», ha affermato il tycoon riferendosi a Powell, il cui mandato scade a maggio 2026. «Dovremmo avere tassi più bassi di 2,5 punti, pagheremmo molto meno di debito – ha proseguito – In Europa ci sono state 10 riduzioni, da noi neanche una». Trump ha poi attaccato l’ex presidente Usa Joe Biden per aver confermato Powell alla guida della Banca Centrale: «Io non l’avrei fatto», ha dichiarato, omettendo però di aver nominato lui stesso Powell nel 2017, durante il suo primo mandato alla Casa Bianca.