Rilancio culturale e sostenibilità. Sono i temi centrali della 73° edizione del Concorso Rai “Prix Italia“, che a Milano si è concentrata sul ruolo dei media per un nuovo inizio. Video girati da studenti universitari e tavoli di discussione aperti al pubblico che hanno animato Palazzo Stelline in Corso Magenta dal 14 al 18 giugno. Tra i temi dibattuti, il panorama sociale post-pandemia che richiederà un’attenzione maggiore da parte del servizio pubblico rispetto al passato. Per questo motivo, Rai per il Sociale, in collaborazione con l’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile (ASviS), ha deciso di dare vita al “Festival Rai per il Sociale“: tre giornate (2-3-4 luglio) inserite nel programma del Festival dei Due Mondi di Spoleto dedicate all’ascolto e al dialogo.

Pierluigi Stefanini, presidente ASviS

Pierluigi Stefanini, presidente ASviS alla conferenza stampa “Festival Rai per il Sociale” (Enrico Spaccini)

Gli obiettivi del Festival – Nella conferenza stampa di presentazione del 17 giugno, il presidente di ASviS Pierluigi Stefanini ha spiegato quello che sarà l’obiettivo principale delle tre giornate estive: «Dobbiamo aiutare le istituzioni a conoscere la realtà, così che potranno rispondere nel modo più adeguato». L’Alleanza è nata nel 2016 per far conoscere agli italiani e alle loro istituzioni l’importanza dell’Agenda 2030: i 17 obiettivi approvati dalle Nazioni unite per combattere la povertà, eliminare la fame e contrastare il cambiamento climatico. «Con il servizio pubblico e il Festival dei Due Mondi si sta creando una rete dove cultura e competenza vengono rafforzate», ha poi continuato Stefanini raccontando come la collaborazione con Rai per il Sociale potrà portare maggiore consapevolezza tra i cittadini. Come ha anticipato Paola Carruba, direttrice artistica del festival, nell’organizzazione degli eventi si è tenuto conto di alcuni precisi punti di riferimento, come «il carattere internazionale del Festival di Spoleto, iniziative dedicate ai più giovani, l’idea d’incontro. Vogliamo dare voce al Paese puntando sull’approfondimento e sulla competenza».

I Due Mondi di Spoleto – Le tre giornate organizzate da Rai per il sociale si inseriranno quindi nel programma del Festival dei Due Mondi di Spoleto (25 giugno – 11 luglio), uno dei più importanti e dal carattere più internazionale d’Italia. Nemmeno la pandemia è riuscito a fermarlo e quest’anno, nel cuore dell’Umbria, lo storico evento nato nel 1958 è pronto a mettere a disposizione i suoi spazi per poter parlare di sostenibilità nelle sue declinazioni: ambientale, economica e sociale. «Il Festival è aperto a tutti – ha spiegato il direttore di Rai per il Sociale, Giovanni Parapini – vogliamo dimostrare che le cose si possono fare se si hanno volontà e spirito di servizio». In questo caso, con servire si intende «l’impegno di Rai nel far valere la propria voce cercando di portare avanti le questioni che avremo raccolto come incubatore come editore ascoltando la pancia del Paese».

Un evento itinerante – È stato scelto il festival di Spoleto come occasione per inaugurare questo nuovo evento perché «la televisione pubblica lo ha accompagnato per molto tempo», racconta Parapini. Quella del 2021 sarà, però, la prima edizione di un festival itinerante: «Possiamo considerarlo come ‘il numero zero’. Il prossimo anno saremo a Torino. Siamo stati invitati da don Luigi Ciotti in maggio, in un periodo in cui le scuole saranno ancora aperte, così da avere un confronto più diretto con i giovanissimi. Ogni anno una nuova città e lasceremo un pezzo del festival in ognuna, anche a Spoleto».