Un pacchetto da 40 miliardi che si concentrerà per più di un terzo sui cosiddetti ristori, 15,4 miliardi di contributo a fondo perduto per imprese e partita Iva. Sono alcuni dei provvedimenti contenuti nei 77 articoli del decreto Sostegni bis, approvato dal Consiglio dei ministri nella tarda mattinata del 20 maggio. Il presidente Mario Draghi, durante la conferenza stampa per spiegare le misure, ha detto: «È un decreto in parte diverso dal passato, perché guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Assiste e aiuta».

Imprese e Partite Iva – Nel decreto saranno previste tre strade per accedere ai finanziamenti destinati a imprese e Partite Iva, con un budget diverso destinato a ognuna di queste:

  • L’Agenzia delle entrate eroga direttamente sul conto dell’impresa interessata il finanziamento, calcolato sulla media delle perdite di fatturato del 2020 rispetto al 2019. Per questa possibilità, già prevista nel decreto “Sostegni 1”, sono stati stanziati 8 miliardi;
  • La seconda strada prevede lo stesso strumento, ma soltanto per chi ha subito una perdita di almeno il 30% e calcolato su un periodo di tempo diverso: quello più critico della pandemia, ovvero da aprile 2019 ad aprile 2020. Il budget previsto è 3,4 miliardi;
  • L’ultima possibilità è quella di calcolare il rimborso sugli utili: un ristoro basato sul risultato economico di esercizio di fine anno, ovvero la differenza tra costi e ricavi. In questo caso i fondi ammontano a 4 miliardi di euro.

Per le attività economiche rimaste chiuse almeno quattro mesi, tra il 1° gennaio e la data di conversione in legge del decreto, è stato previsto lo stanziamento di 100 milioni di euro per l’istituzione del Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse.

Aiuti alle grande imprese- Aumenta di 200 milioni il Fondo a sostegno delle grandi imprese nato con il Cura Italia, mentre 100 milioni saranno destinati al settore aereo e 300 milioni a quello aeroportuale. Per la ripresa del traffico ferroviario, invece,  è stata autorizzata una spesa ulteriore di 150 milioni per il 2021 a favore della Rete ferroviaria italiana (Rfi). Vengono infine rifinanziati gli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese con 1,6 miliardi.
Alle imprese attive nella ricerca e nello sviluppo di farmaci innovativi, inclusi i vaccini, spetterà un credito d’imposta del 20%, fino a 20 milioni di euro annui, dei costi sostenuti dal primo giugno 2021 al 31 dicembre 2030. Capitolo a parte Alitalia: alla compagnia di bandiera italiana sarà erogato un finanziamento di 100 milioni per scongiurare il rischio di interruzione del servizio e garantire la continuità territoriale.

Licenziamenti – In vista della fine del blocco dei licenziamenti – che dal 1° luglio aprirà a questa possibilità in caso di giustificato motivo oggettivo e collettivo – il governo corre ai ripari. Per le aziende che chiedono la  “cassa integrazione COVID” entro il mese di giugno il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. Per questo motivo, nel decreto “Sostegni bis”, è previsto un pacchetto anti-licenziamenti da 5 miliardi. Si parte dal cosiddetto contratto di rioccupazione: un contratto a tempo indeterminato con un periodo di formazione di massimo 6 mesi per il quale è previsto un sgravio del 100% per le aziende. Applicabile in tutti i settori, l’esonero è cumulabile con gli altri incentivi, fino a un massimo di 6 mila euro per annualità. Novità anche dal “contratto di espansione”, ovvero il meccanismo che permette di mandare in pensione i lavoratori fino a 5 anni prima del previsto al momento valido per le aziende con più di 250 dipendenti: sarà applicato anche a chi ne ha solo 100. Fino al 31 dicembre, inoltre, non verrà applicata la riduzione del 3% mensile a partire dal quarto mese di fruizione Naspi.

Turismo – Per il settore turistico, tra i più colpiti dalla pandemia, sono in arrivo circa 3 miliardi, con 100 milioni destinati ai lavoratori della montagna e dei comprensori turistici. In arrivo anche 150 milioni per i tour operator, le agenzie di viaggio, le guide turistiche e le imprese del settore Ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport sarà riconosciuta un’indennità una tantum di 1.600 euro.

Covid-19 – Per il 2021 sono previsti  2 miliardi per l’agricoltura e 1,65 miliardi per il commissario straordinario all’emergenza Covid-19 e un finanziamento di 2,5 milioni nel 2021 e di 3,3 mln nel 2022 per istituire – con la vigilanza del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità – controlli nelle acque reflue, al fine di accertare l’eventuale presenza del virus e delle sue varianti. Il cosiddetto reddito d’emergenza, introdotto con il Decreto rilancio di maggio 2020, è stato rifinanziato: è stato previsto uno stanziamento di quasi 900 milioni di euro per il 2021. Fondi anche per la scuola: in totale 470 milioni, di cui 350 milioni andranno alle scuole statali, 50 alle paritarie e 70 milioni saranno destinati agli enti locali.

Comuni – In arrivo 500 milioni che hanno peggiorato il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente. Il decreto prevede inoltre un contributo da 100 milioni, nel 2021, per il mancato incasso della tassa di soggiorno comunale.

Le altre misure – A completare il pacchetto di misure del decreto “Sostegni bis”, l’invio delle cartelle fiscali e l’attivazione dei pignoramenti da parte dell’Agenzie delle entrate saranno posticipati di altri due mesi e ripartirà quindi dal 1 luglio. Resteranno validi, però, gli eventuali provvedimenti adottati o gli adempimenti svolti dall’Agenzia della Riscossione tra il 1 maggio e l’entrata in vigore del decreto. Per quanto riguarda la Tari, la tassa comunale sui rifiuti, resta sospesa fino a fine anno. Inoltre sono stati stanziati 150 milioni di euro per prorogare fino al 31 luglio la riduzione dei costi delle bollette elettriche per le attività colpite dalla crisi Nel decreto è previsto anche un bonus spesa, affitto e bollette per le famiglie in difficoltà attraverso un fondo da 500 milioni di euro per il 2021. Fondo da 100 milioni, invece, destinato a matrimoni, sport e a rifinanziare i mutui per la prima casa per i giovani. Confermato anche il rinvio al 2022 dell’entrata in vigore della plastic tax.

Decreto Sostegni – In attesa del decreto Sostegni bis, il 19 maggio la Camera  ha convertito in legge il primo decreto Sostegni con 375 sì, nessun voto contrario e 45 astenuti. Finanziato con i 32 miliardi di “scostamento” di bilancio dello scorso gennaio, la legge prevede – tra le altre cose – contribuiti a fondo perduto per le partite Iva e la proroga dei pagamenti dell’Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). Ma la Camera ha dato il via libera anche al tanto discusso “mini condono” per le cartelle esattoriali del periodo 2000-2010 entro i 5 mila euro per i redditi entro i 30 mila euro.