Si riunirà alle 16 di oggi lunedì 31 gennaio il Consiglio dei Ministri per decidere le nuove norme anti-Covid: scadono infatti oggi le regole decise pochi giorni prima di Natale per cercare di arginare la variante Omicron. Nonostante il leggero miglioramento della situazione epidemiologica, il governo dovrebbe prorogare l’obbligo di mascherina all’aperto e la chiusura delle discoteche, mentre c’è discussione su un possibile nuovo protocollo per le scuole e per l’abolizione del sistema a colori delle regioni.

In discoteca dal 15 febbraio? –  In Consiglio dei Ministri c’è accordo per la proroga dell’uso della mascherina all’aperto, mentre sulla sorte delle discoteche le posizioni sono divergenti: il settore è stato uno dei più colpiti dalla pandemia e alcuni partiti di maggioranza (in particolare la Lega di Matteo Salvini) vorrebbero riaprirle. É probabile che si giunga a una mediazione, con una proroga breve della chiusura fino al 15 febbraio, nella speranza di una più solida discesa della curva dei contagi. Da domani invece sarà necessario il green pass base (quindi ottenibile anche con un tampone negativo) per entrare in negozi, banche e uffici postali, mentre resterà libero l’accesso ai negozi che forniscono beni essenziali, come supermercati, farmacie, ottici e benzinai.

Multe per i non vaccinati – Il 1 febbraio è anche la data in cui scatta l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50 che non siano esentati da un certificato medico: da domani dunque, i non vaccinati potranno ricevere una multa da 100 euro, una tantum. Questa misura è stata oggetto di polemiche, perché in molti ritengono la sanzione troppo blanda. Da domani poi la durata del green pass si ridurrà da 9 a 6 mesi dalla seconda dose, mentre per chi ha fatto il booster avrà durata illimitata.

Elementari come le superiori – Al centro del prossimo decreto anche le norme anti-Covid per le scuole. Il governo, che si è speso molto per mantenere le lezioni in presenza, dovrebbe equiparare le norme per le elementari a quelle in vigore per medie e superiori: Dad solo a partire dal terzo contagio in classe, mentre solo autosorveglianza per i bambini guariti o vaccinati. Per quanto riguarda i tamponi di controllo, ce ne sarà uno solo a tre giorni dal contatto con il positivo. La scelta è motivata dall’aumento delle vaccinazioni nella fascia 5-11 anni.

Addio zone a colori? – Istituite dal governo Conte nell’autunno 2020, le zone a colori potrebbero essere abolite. Questa almeno è la richiesta delle Regioni, che la ritengono un passo importante per il ritorno alla normalità. Bisogna evidenziare come con l’evoluzione dei decreti, le norme in vigore in zona bianca, gialla e arancione siano oggi praticamente identiche. L’unica zona che prevede cambiamenti sostanziali è quella rossa, che secondo le anticipazioni dovrebbe essere l’unica a rimanere, in caso di grave peggioramento della situazione ospedaliera.