«Hai la maglietta del Cinema America, sei antifascista, te ne devi andare via da qua». E poi, senza nemmeno il tempo per rispondere, bottigliate, pugni, testate. È quanto è successo a 4 ventenni durante la notte di sabato 15 giugno, a Trastevere. Valerio Colantoni, 23 anni, è stato colpito in faccia. Poi è toccato a David Habib, ventenne, che è stato ricoverato d’urgenza al Fatebenefratelli per una tumefazione e trauma con fattura scomposta alla piramide nasale. L’episodio ha sollevato proteste nel mondo dello spettacolo, della cultura e della politica. Jeremy Irons, che domenica 16 giugno era atteso al Cinema America per la proiezione di Io Ballo sola, è salito sul palco con la maglietta bordeaux incriminata, avvertendo sul rischio degli estremismi. Il premier Giuseppe Conte ha commentato il fatto definendolo un «episodio gravissimo», mentre il ministro dell’Interno Matteo Salvini da Washington ha espresso solidarietà ai ragazzi.

Il racconto dell’aggressione – «Eravamo a San Francesco a Ripa, all’inizio erano in due, hanno iniziato a insultarci», ha raccontato Habib, «e in pochi minuti da 2 sono diventati 4 e dopo una decina, non siamo riusciti a scappare né a difenderci, non ci hanno lasciato liberi nemmeno di andare via». Il sospetto è che non sia un’aggressione casuale: forse gli aggressori, tra i 20 e 30 anni, li stavano seguendo, insieme ad altri otto ragazzi spuntati dai vicoli. «È evidente che avessero già deciso di aggredirci. Abbiamo avuto la sensazione che ci avessero seguito da Trilussa fino a piazza San Calisto».

Manifestazioni di solidarietà – Domenica 16 giugno c’è stata la mobilitazione in piazza a Trastevere con centinaia di giovani con la maglietta del Cinema America. C’era anche l’attore britannico Jeremy Irons: anche lui con la t-shirt dell’associazione. L’attore dal palco ha espresso la sua solidarietà ai ragazzi aggrediti: «Sono stufo degli estremismi, sono stufo di persone che non riescono a accettarsi nella loro vulnerabilità e nella loro umanità. Hanno così poco cervello. Dobbiamo stare attenti a evitare che si ripeta quello che accadde 75 anni fa». «Un atto gravissimo in una città e Paese allo sbando, questa è una vera e propria aggressione squadrista», ha commentato Valerio Carocci, presidente del Piccolo Cinema America, che gestisce le proiezioni cinematografiche in alcune arene della capitale. «La nostra realtà fa paura alle destre romane perché è riuscita a portare nelle periferie che loro pensano di controllare migliaia di persone».

Conte: «Un episodio gravissimo» – Il premier Giuseppe Conte ha ricordato su Facebook che «pochi anni or sono un gruppo di ragazzi si è organizzato ed è intervenuto a salvare dalla demolizione il Cinema America di Trastevere. Da quell’esperienza è nata l’associazione oggi denominata “Piccolo America”, che ha curato varie rassegne estive, gratuite. Alcuni giovani presenti all’arena romana di piazza San Cosimato sono stati aggrediti perché non hanno ceduto a un gesto di sottomissione: non si sono tolti la maglia bordeaux col logo dell’Associazione, sinonimo per gli aggressori di fede “antifascista”. Aspettiamo le necessarie verifiche, ma se i fatti fossero confermati sarebbe un episodio gravissimo, aggravato dalla intolleranza ideologica». Solidarietà anche dal vicepremier Salvini che, in visita negli Stati Uniti, ha dichiarato: «Combattiamo contro ogni genere di violenza, politica, non politica, calcistica, fascista», sottolineando che «tristemente, anche su questo episodio c’è qualcuno che dice “è stata colpa di Salvini”».

Le reazioni di Raggi e Zingaretti – La sindaca Virginia Raggi ha espresso «piena solidarietà ai ragazzi aggrediti. Un atto vile e barbaro, che bisogna condannare fermamente. Il pensiero e la libertà di espressione nulla hanno a che vedere con la violenza. Roma è una città aperta e inclusiva», mentre Nicola Zingaretti ha annunciato su Instagram: «Siamo tutti il Cinema America! Ho indossato anche io la loro maglietta, proprio come il ragazzo aggredito la scorsa notte. Facciamolo tutti».