Una nuova «scoperta orribile e scioccante» ha portato alla luce centinaia di tombe anonime vicino a un’ex scuola residenziale per bambini indigeni, a Marieval. A darne l’annuncio è la comunità di Cowessess, dove si trova l’ex istituto, nel Canada occidentale. La Federazione delle nazioni indigene sovrane (Fsin) ha commentato: «Il numero di tombe senza nome è il più significativo fino a oggi in Canada».

I precedenti –  Il ritrovamento è avvenuto durante gli scavi iniziati a maggio nel terreno della scuola in disuso, per volere delle autorità governative. Dopo la scoperta dei resti di 215 bambini vicino all’ex scuola di Kamloops, alcuni di loro di soli 3 anni, sono numerose le operazioni di scavo tuttora in corso nelle vecchie scuole residenziali del Paese.

Un’immagine dell’epoca della scuola residenziale di Kamloops ( foto/Ansa)

Le scuole residenziali – L’ex scuola di Marieval, attiva nella provincia di Saskatchewan dal 1899 al 1997, e quella di Kamloops, la più grande del Paese, facevano parte di una rete di istituti dal nome “Scuole residenziali aborigene”. Fondati dal governo e gestiti dalla Chiesa cattolica, questi istituti strappavano i bambini di famiglia indigena ai genitori per educarli alla cultura cattolica e allinearli alla società canadese. Oltre 150mila furono i bambini educati nelle scuole residenziali, costretti a convertirsi al cristianesimo e a dimenticare la loro lingua madre. Spesso erano vittime di abusi sessuali e verbali e, secondo le stime, più di 6mila di loro morirono.

Le colpe del governo – Solo nel 2008 sono arrivate le scuse del governo canadese davanti al Parlamento. In quell’occasione lo Stato ha ammesso per la prima volta gli abusi nelle scuole residenziali. Molti degli studenti persero i contatti con i genitori e con le proprie usanze. Nel corso degli anni i leader indigeni hanno più volte accusato gli abusi e l’isolamento come le cause maggiori degli alti tassi di alcolismo e tossicodipendenza nelle riserve.

Le tensioni – I ritrovamenti hanno riacceso le tensioni tra cattolici e indigeni. Due giorni fa, il 22 giugno, due chiese nelle riserve del Canada dell’ovest sono state distrutte da un incendio. Le fiamme non hanno dato scampo alle due strutture, costruite interamente in legno più di cento anni fa. Gli investigatori stanno indagando sull’incidente, avvenuto proprio nella Giornata nazionale del popolo indigeno e dopo le crescenti richieste di scuse formali da parte della Chiesa cattolica per il suo ruolo nelle scuole residenziali. La polizia, per ora, ha dichiarato: «Siamo consapevoli degli eventi recenti, ma non vogliamo speculare su un movente».