Accolta la richiesta di patteggiamento per Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, l’unico sopravvissuto all’incidente del Mottarone. Il Gup di Pavia Pietro Balduzzi ha disposto un anno e 8 mesi con pena sospesa per l’uomo, accusato di aver rapito il nipote nel settembre 2021 e averlo portato in Israele mentre era sotto la tutela della zia paterna Aya Biran. Un anno e 6 mesi, sempre con pena sospesa, anche per Gabriel Alon Abutbul, considerato complice di Peleg.
La vicenda – Eitan, che adesso ha otto anni, aveva perso i genitori, il fratello e i bisnonni nello schianto della cabina 3 della funivia del Mottarone il 23 maggio 2021. Unico superstite, era stato affidato alla zia paterna, che abita nel Pavese, mentre Peleg si era opposto. Nel settembre dello stesso anno, il nonno materno aveva prelevato il bambino per una visita concordata e aveva poi varcato il confine con la Svizzera, dove i due si erano imbarcati su un aereo per Tel Aviv. La battaglia legale tra le due famiglie aveva portato, lo scorso dicembre, alla decisione del tribunale israeliano di far rientrare il bambino in Italia. Per Peleg e Abutbul, autista che avrebbe accompagnato nonno e nipote a Lugano, la magistratura di Pavia aveva invece disposto un mandato d’arresto internazionale. Tra le imputazioni discusse in questi giorni nell’udienza preliminare si contano il sequestro aggravato, la sottrazione di minore all’estero e l’appropriazione indebita del passaporto. Nel frattempo è stato nominato un tutore esterno per il bambino, che è ritornato a scuola.
Le reazioni – «Devo riconoscere come tutte le parti abbiano lavorato nella stessa direzione, anteponendo l’interesse del bambino», ha commentato il legale di Eitan, Fabrizio Ventimiglia, in merito al patteggiamento. Soddisfatta anche la difesa di Peleg, che ha già versato come risarcimento al nipote 50.000 euro per le sue cure e per la sua educazione, mentre gli avvocati di Biran si sono detti sgomenti per la pena, ritenuta troppo bassa rispetto alla vicenda. In ogni caso, hanno dichiarato: «Se questa soluzione può aiutare il futuro del bambino, naturalmente siamo tutti contenti».
Un anno per prevenire – Al Tecnoparco di Verbania, intanto, è ripreso l’incidente probatorio disposto per accertare le ragioni della caduta della cabina 3. Andrea Gruttadauria, consulente tecnico di parte della difesa di Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia al Mottarone, ha osservato che le prime avvisaglie di danni alla fune che ha ceduto si potevano individuare già da un anno prima. Quel giorno, oltre alla famiglia di Eitan, hanno perso la vita altre otto persone.