Papa Francesco sta bene. Ieri, qualche ora dopo aver recitato l’Angelus, il pontefice è stato operato per una stenosi diverticolare dal professor Sergio Alfieri e rimarrà sotto osservazione almeno altri cinque giorni al Policlinico Agostino Gemelli di Roma. A dare la notizia, poco prima della mezzanotte di oggi, 5 luglio, è il direttore della stampa vaticana Matteo Bruni. Un’«operazione programmata» ma pur sempre delicata per un uomo di 84 anni. «Il Santo Padre – ha aggiunto Bruni – ha reagito bene» e tornerà appena possibile a esercitare le sue funzioni. Nulla è stato cambiato nell’agenda del Papa, anche se ancora non si conosce la data esatta in cui potrà effettivamente lasciare l’ospedale.
L’intervento e il ricovero – A mezzogiorno di domenica 4 luglio, come di consueto, papa Bergoglio si è affacciato dalla finestra del suo studio del Palazzo Apostolico per recitare l’Angelus insieme ai fedeli riuniti a piazza San Pietro. Dopo aver annunciato il nuovo viaggio (il Papa sarà in Ungheria e in Slovacchia a settembre), il pontefice ha dato la benedizione e si è ritirato. Poi, intorno alle 15, accompagnato dal suo autista e da un collaboratore, è arrivato al Gemelli. L’intervento è iniziato alle 19.
Il «terzo Vaticano» – La stanza al decimo piano dell’ospedale in cui Bergoglio trascorrerà la degenza è la stessa dove in passato è stato ricoverato più volte anche papa Giovanni Paolo II, a partire dalll’attentato del 13 maggio 1981. È infatti in seguito ai frequenti ricoveri di Papa Wojtyla, undici in totale, che il Gemelli è diventato “l’ospedale dei papi”. Nel 1996 fu proprio il pontefice polacco a definirlo «terzo Vaticano» e dalle finestre della stanza dove ora si trova il suo successore recitava spesso l’Angelus, quando le sue condizioni di salute glielo permettevano.
Le preghiere dei fedeli e i messaggi delle istituzioni – Appena è stata resa nota la notizia del ricovero di papa Francesco, le comunità dei cattolici di tutto il mondo si sono riunite per pregare per lui. In una nota del Vicariato di Roma si legge: «Tutto il popolo santo fedele di Dio che è in Roma, insieme ai cittadini e a tutti gli uomini di buona volontà, con vivo senso di partecipazione e di prossimità al Santo Padre, eleva preghiere e suppliche al Signore perché con l’aiuto della sua grazia, sostenga e consoli il nostro amato Vescovo durante la convalescenza post-operatoria». E sono arrivati anche gli auguri di pronta guarigione da parte delle istituzioni nazionali e internazionali, in primis quelli del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. Da Parigi, dove si trova per una visita di Stato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato «l’affettuoso pensiero degli italiani tutti», a cui ha aggiunto i suoi «più cordiali auguri di buona convalescenza e ancor migliore e pronta guarigione».