E’ la terza operazione contro l’estrema destra italiana in poco più di un mese. Dopo la retata contro Ultima Legione (20 maggio) e contro Ordine Ario Romano (7 giugno), è la volta di Avanguardia Rivoluzionaria (Ar). Nella mattina di oggi, primo luglio, a quattro ventenni di Ar sono stati assegnati l’obbligo di dimora e di presentazione giornaliera presso gli uffici della polizia a Milano e Trieste. Lo scopo dell’organizzazione, sostengono gli inquirenti, era quello di instaurare un “nuovo ordine mondiale” fondato sui disvalori del nazifascismo e del suprematismo bianco di stampo americano. A loro carico ci sarebbero anche intimidazioni allo scopo di ottenere denaro e il pestaggio di un musulmano di origine straniera che era solito frequentare i centri sociali. I quattro, due nati nel 2000 e due nati nel 2001, sono accusati di istigazione alla discriminazione e alla violenza su base razziale, etnica e nazionale. Le indagini sono state condotte della Digos di Milano, guidati dal capo dell’Antiterrorismo Alberto Nobili e dal pubblico ministero Enrico Pavone.

Nuovo Ordine Mondiale Data la loro giovane età, i membri di Avanguardia Rivoluzionaria non hanno una storia significativa alle spalle e precedenti di rilievo ed è improbabile che le loro azioni fossero volte a creare un consenso politico concreto. Tuttavia, per attuare il loro disegno di un “nuovo ordine mondiale”, i quattro avevano cercato l’appoggio di gruppi di ultradestra stranieri, una caratteristica comune a questo tipo di organizzazioni. A maggio uno di loro entrato in contatto con i neonazisti svizzeri di ‘Junge Tat’. In quell’occasione rimase coinvolto in uno scontro con alcuni movimenti antifascisti. I nomi di battaglia scelti dai quattro ventenni sono ispirati a quelli del neonazismo contemporaneo. Uno si faceva chiamare “Anders Breikvik”, come il responsabile della strage del 2011 in Norvegia, quando un’autobomba nella capitale Oslo e il fuoco aperto da Breivik sui Giovani Laburisti norvegesi riuniti sull’isola di Utoya causarono 77 morti in totale.

Junge Tat –  Gli alleati svizzeri di Avanguardia Rivoluzionaria si sono fatti notare nel corso del 2020 sui canali digitali (altro elemento in comune a questi gruppi). Junge Tat è composta da circa dieci uomini ed è la continuazione di due precedenti gruppi neonazisti che si sono sciolti: Il “Nationalistische Jugend Schweiz” (Njs) e “Eisenjunged Schweiz” (Ej). Si presentano con maschere verdi, con una freccia bianca rivolta verso l’altro che copre tutta la faccia. Sono soliti fare proselitismo attraverso l’insegnamento delle arti marziali, l’addestramento alla sopravvivenza, l’organizzazione di escursioni e le esibizioni di “deutschrap”, il rap il lingua tedesca, che inneggia all’ideologia nazista. Junge Tat fa parte del Fronte di Azione Nazionale (Naf). Il Naf è un’organizzazione neonazista svizzera nata nel 2014 comandata dal quarantenne Marc Seiler, noto per i procedimenti giudiziari per violenza ai suo carico e per la sua appartenenza all’internazionale terroristica di destra “Blood and Honour”. L’obiettivo dichiarato del Naf è quella di rilanciare i gruppi neonazisti in difficoltà e di renderli di nuovo capaci all’azione. L’associazione Freccia Spezzata, che raccoglie le esperienze antifasciste nel sud della Svizzera, ha pubblicato anche una gallery che mostra i simpatizzanti di Junge tat.

Neonazismo e neofascismo in italia – L’idea di un nuovo ordine mondiale e del suprematismo bianco non sono nuove nelle organizzazioni di ultradestra. Anche la Rete dei Patrioti, una recente organizzazione neofascista nata dalla scissione dei camerati del nord Italia in polemica con la dirigenza romana di Forza Nuova, si rifà a queste idee. Tuttavia, data la giovane età dei membri di Avanguardia Rivoluzionaria, è improbabile che ci siano dei legami tra le due compagini. Un ulteriore elemento che contraddistingue Ar è la rivendicazione dei disvalori del nazismo. Nei gruppi di ultradestra italiani i rapporti tra ideologia fascista e ideologia nazista sono esaltati o attenuati per ragioni di opportunità. Chi punta a un progetto politico concreto, come ad esempio CasaPound, tende a mettere da parte i riferimenti al nazismo, molto più scomodo del fascismo italiano di fronte all’opinione pubblica. Anche per questo non si può dire che le azioni di Avanguardia Rivoluzionaria fossero rivolte alla costruzione di un consenso politico duraturo.