Un’universitaria inglese di 19 anni sarebbe pronta a sporgere denuncia per le violenze della notte di capodanno a Milano all’ambasciata italiana a Londra. Lo rivela il Corriere della Sera, con un’intervista alla stessa ragazza. Già le indiscrezioni del 15 gennaio, apparse su diversi giornali, riferivano dell’obiettivo della Procura di raccogliere la testimonianza di una giovane inglese, che ora sembra aver deciso di parlare. L’intenzione è di allargare il più possibile il numero delle deposizioni per individuare gli autori delle aggressioni di gruppo.
Le vittime – Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha riferito che le «allo stato risultano formalizzate tre denunce da parte di una ragazza di cittadinanza belga (la prima a rendere noto il caso alla stampa, ndr) e di due donne italiane». Lo ha dichiarato davanti alla Camera dei Deputati il 15 gennaio. La giovane belga era in compagnia di cinque amici, che al momento non hanno sporto denuncia, ma potrebbero essere sentiti attraverso un ordine di investigazione europeo di Eurojust. Quanto alle due italiane, si tratta di una ventenne emiliana protetta a fatica dal fidanzato, e di un’avvocata lombarda.
Cosa è successo – Il quadro emerso è di giovani donne prese di mira poco prima della mezzanotte in piazza Duomo da orde di ragazzi – si presume nordafricani – ma anche da quarantenni. Le vittime sono state accerchiate per limitare le vie di fuga, quindi palpeggiate, percosse e colpite al tentativo di divincolarsi. Gli investigatori stanno valutando se le descrizioni possano corrispondere al fenomeno taharrush gamea, che in arabo si riferisce all’aggressione sessuale di un gruppo di uomini a una donna. In totale, gli inquirenti stanno indagando su cinque episodi ai danni di almeno 7-8 vittime.
Il precedente – La notizia ha suscitato numerose polemiche per la scarsità di controlli e di presidî di sicurezza lamentata dalle aggredite. Dopo i simili episodi di tre anni fa nello stesso luogo, non ci si aspettava che potessero ricapitare ancora. Ad occuparsi delle indagini sono le stesse pm milanesi Alessia Manegazzo e Letizia Mannella.
I numeri dei controlli – «Per i servizi di ordine pubblico pianificati per il Capodanno a Milano – si è difeso il ministro Piantedosi – sono state impiegate in tutta la città 880 unità, assicurando attività di controllo e vigilanza in diverse zone cittadine, quali in particolare piazza Duomo, le stazioni ferroviarie e i luoghi della movida. Sono state controllate complessivamente 2.745 persone e di queste 50 sono state allontanate per effetto delle “zone rosse”».