I candidati agli Oscar verranno qualificati come “lavoratori essenziali”. È questa la soluzione adottata dagli organizzatori per permettere agli attori di partecipare in presenza alla cerimonia. Lo hanno annunciato gli stessi responsabili dell’Academy in una lettera inviata martedì 6 marzo – e riportata in esclusiva da Varietyin vista della celebrazione che si terrà in diretta il 25 aprile alla Union Station e al Dolby Theatre di Los Angeles.

La lettera – «Coloro che sono coinvolti nella cerimonia degli Oscar, come i candidati e i loro ospiti, saranno classificati come lavoratori essenziali – si legge nella lettera – così da permettere loro di viaggiare da e verso i centri di produzioni per le prove, le attività organizzate dall’Academy e la premiazione». Steven Soderbergh, Jesse Collins e Stacey Sher, i produttori degli Awards, hanno poi specificato che, essendo la cerimonia organizzata come le riprese di un film, seguirà lo stesso protocollo attuato di norma per le riprese cinematografiche e televisive durante il periodo di pandemia. I partecipanti verranno divisi in base al rischio contagio di ogni singolo individuo e alla sua provenienza. Tutti dovranno fare un periodo di quarantena di 10 giorni durante il quale «non si potrà interagire con nessuno – prosegue la lettera – tranne che con i membri della propria famiglia, vale a dire le persone con cui si vive». Ai nominati saranno anche richiesti un minimo di due test Covid eseguiti dagli organizzatori degli Oscar, e tre test totali nella settimana che precedente alla cerimonia. La lettera include anche un grafico molto dettagliato per facilitare la comprensione delle specifiche restrizioni a ogni candidato o ospite. Ciascuno di loro dovrà anche presentare un «piano di viaggio e quarantena» entro l’8 aprile. Tutte le informazioni verranno esaminate dal consulente Covid degli Oscar il dottor. Erin Bromage.

Le polemiche precedenti Le polemiche erano nate dopo l’annuncio degli organizzatori dell’Academy che avevano deciso di rinunciare all’utilizzo di piattaforme di streaming durante la cerimonia. Le perplessità erano soprattutto relative agli spostamenti e alla sicurezza. Ad essere maggiormente preoccupati erano i partecipanti non americani. Molti temevano che, a causa delle restrizioni imposte in questo periodo di pandemia, non avrebbero potuto partecipare alla premiazione. Emerald Fennel, candidata al premio per la “miglior regia” aveva dichiarato: «Sono disperata, solo l’idea di perdere quest’occasione è terribile». Grazie alla soluzione adottata dai produttori degli Awards, non si dovrebbero presentare problemi per i viaggiatori internazionali. Resta da sciogliere il nodo relativo alla sicurezza, in particolare per quanto riguarda la gestione della Union Station. I treni continueranno a circolare, con il conseguente passaggio di molte persone al suo interno, ma nella lettera non è presente alcun riferimento alla questione.