Ferita ma mai davvero sconfitta. La campionessa della Nazionale di pallavolo Paola Egonu ha annunciato con il sorriso la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2023 come co-conduttrice per la serata di giovedì 9 gennaio. Una rivincita personale per la pallavolista veneta che negli ultimi anni è stata oggetto di discriminazioni per le sue origini nigeriane e per il suo orientamento sessuale, tanto da avere contemplato di togliersi la maglia azzurra dopo il bronzo dell’Italia ai Mondiali di ottobre 2022. Ma la scelta da parte del direttore artistico del Festival Amadeus parla forte e chiaro: il palco dell’Ariston deve essere ancora una volta sinonimo di inclusività.
Il personaggio – Sportiva, millennial, italiana di seconda generazione, bisessuale. Paola Egonu è per molti il simbolo dell’Italia che ancora non c’è ma che vorrebbero vedere realizzata, dove colore della pelle e orientamento sessuale non sono oggetto di “polemica” o “scandalo”. Dove i meriti professionali e la crescita personale parlano da sé. E di meriti Egonu negli anni ne ha collezionati diversi. Portabandiera olimpica ai Giochi di Tokyo 2020, considerata una delle migliori pallavoliste al mondo e sportiva di successo, dal numero record di punti ottenuti in un’unica partita (46 durante la semifinale dei mondiali 2018) fino all’attacco più forte mai registrato nella pallavolo femminile durante la partita finale dell’ultima Nations League (un record di battuta da 112,7 chilometri orari). Oggi opposto della squadra turca VakifBank, Egonu tornerà a indossare la maglia della Nazionale all’Europeo che comincia a Ferragosto all’Arena di Verona.
La rivincita dopo i commenti razzisti – «Ho una bellissima notizia che non vedevo l’ora di condividere con voi». Così Egonu ai suoi 406mila followers su Instagram per annunciare la sua presenza sul palco dell’Ariston. Viso disteso e sorriso smagliante a soli tre mesi da quelle riprese a bordo campo dopo il bronzo dell’Italia ai mondiali che la vedevano in lacrime, stanca delle continue invettive razziste ricevute sui social. «Mi hanno chiesto anche se sono italiana. Questa è la mia ultima partita in Nazionale, sono stanca» aveva detto Egonu dopo l’ennesima polemica sul suo conto.
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Figlia di genitori nigeriani emigrati in Italia, la pallavolista della Nazionale ha sempre dovuto difendersi dalla doppia pressione, quella sul campo e quella dei media, senza però mai soccombere davvero sotto il peso del giudizio altrui. Dopo l’episodio dei mondiali aveva anche ricevuto una telefonata dall’allora presidente del Consiglio Mario Draghi, che ringraziandola per i suoi successi sportivi la aveva definita «orgoglio dello sport italiano».
Il coming out – Neanche la sua vita personale è riuscita a sottrarsi al giudizio dei media. Dopo una storia d’amore con l’ex compagna di squadra Kasia Skorupa e la successiva relazione (ora terminata) con il collega polacco Michael Filip, Egonu era stata oggetto di critiche e commenti omofobi. Le ripetute invettive da parte degli utenti social la avevano portata nel 2018 ad affidare il suo coming out alle pagine del Corriere della Sera dove nel parlare della sua ultima fiamma aveva detto: «Non mi chieda se è uomo o donna, non ha importanza. Sono innamorata, felice e spaventata».
Scorza dura e testa alta dunque per Egonu, che non ha abbandonato la Nazionale e torna carica sotto i riflettori con il supporto dei suoi fan (sportivi e non). Con la sua storia di lotta alle discriminazioni e successi professionali la pallavolista pare perfetta per questo Sanremo 2023, che per ospiti e tematiche sembra essere fatto a misura di Millenial, mentre dal pubblico c’è già chi attende un suo monologo in classico stile Ariston.