«La musica, come nella vita, si fa insieme». Sarà il Festival dell’amicizia. Carlo Conti lo aveva già dichiarato, ma lo ha voluto sottolineare di nuovo: «Ho deciso di condividere il palco e cambiare compagni di viaggio ogni sera. Con me la serata inaugurale ci saranno Antonella Clerici e Gerry Scotti. E ci tengo a dirlo, con noi ci sarebbe stato anche Fabrizio Frizzi». Spontaneità, legami ed emozioni saranno il fil rouge di una settimana di musica. Martedì 11 febbraio si alzerà infatti il sipario sul 75esimo Festival di Sanremo.

Il debutto – «Sono l’uomo che ha presentato meno Sanremo in Italia», ha scherzato Gerry Scotti durante il suo intervento. Lui, che è fra i conduttori più amati, è al debutto sul palco dell’Ariston. «È una bella emozione, un bel regalo. Sono stato accolto da tutti con grande affetto. Al di là delle posizioni tra le aziende, che a volte diventano contrapposizioni, quando uno lavora bene i frutti si raccolgono». E infatti a Mediaset, dopo la chiamata di Conti, il via libera di Pier Silvio Berlusconi è arrivato subito. Sulla possibilità che il colosso televisivo di Cologno Monzese metta le mani sul Festival, però, Scotti ha messo le cose in chiaro: «È più facile che io conduca il festival qui in Rai e non che Mediaset si prenda tutto il baraccone di Sanremo. Se posso, facendo la spia anche qualificata, in azienda non ho mai sentito parlare di un’operazione del genere. Discuterne adesso mi sembra pura fantasia». Antonella Clerici, che ha già esperienza al Festival, vuole godersi l’esperienza: «Quando Carlo mi ha chiamata non me lo aspettavo, è stata pura gioia. Ce lo godremo, perché non dobbiamo dimostrare niente a nessuno».

Antifascismo e testimonianze – Poco spazio alla politica e niente monologhi su temi sociali: «A volte è meglio una parola che una lunga chiacchierata», ha sottolineato Conti, che ha smentito anche qualunque pressione da parte dell’azienda. Vuole che a parlare, durante il suo quarto Festival, sia la musica. A una domanda sull’antifascismo, ha risposto però in modo deciso. «Penso sia anacronistico chiederlo. Certo che sono antifascista, siamo nel 2025. Bisogna ricordare chi ha perso la vita per la libertà». Gli ha fatto eco, poi, anche Scotti: «Metà della mia famiglia è stata uccisa dai fascisti». Il direttore artistico ha tenuto a evidenziare di aver lavorato per portare all’Ariston testimonianze forti. E anche da cui trarre degli insegnamenti. «Ho invitato Edoardo Bove (calciatore della Fiorentina che ha accusato un malore cardiaco a dicembre durante una partita con l’Inter, ndr). Racconterà come sta un ragazzo di 22 anni che sta vivendo con un defibrillatore impiantato nel petto. lI venerdì sera Paolo Kessisoglu con la figlia ci descriverà il difficile rapporto dei ragazzi di 18,19 anni con i genitori».

Festival diffuso – In città, nelle ultime edizioni del Festival, non si può più camminare. E vale anche quest’anno. Le strade sono piene, pienissime di gente: artisti, appassionati di musica, curiosi, giornalisti e addetti ai lavori. L’atmosfera è quella dei grandi eventi. Ci sono stand e manifestazioni laterali. «Ormai Sanremo non è solo lo show dell’Ariston, si è allargato in tutta la città», ha commentato il sindaco di Sanremo Alessandro Mager, alla sua prima kermesse da primo cittadino. E infatti, è già pronto il glass box del DopoFestival, che andrà in onda da martedì a venerdì, con la conduzione di Alessandro Cattelan e le presenze fisse di Selvaggia Lucarelli e Anna Dello Russo. Confermato anche il Suzuki stage in Piazza Colombo, dove si esibiranno, dall’11 al 15 febbraio, Raf, BigMama, Ermal Metà, Benji & Fede e Tedua. Il gruppo dance-rock Planet Funk animerà il palco della Costa Toscana, ormeggiata al largo di Sanremo, durante la serata finale.

Il programma – Saranno 29 gli artisti in gara che, alla serata inaugurale, canteranno per la prima volta il loro brano inedito. Ospiti Jovanotti (che ha da poco pubblicato il nuovo disco Il corpo umano) e le cantanti israeliana Noa e quella palestinese Mira Awad, che si esibiranno con Imagine di John Lennon. Un messaggio di pace, in musica, voluto proprio dal conduttore e direttore artistico Carlo Conti. Martedì 11 febbraio voteranno le giurie di Sala Stampa, Tv e Web, verrà stilata una classifica e svelate solo le prime cinque posizioni, senza ordine di piazzamento.
Mercoledì 12 e giovedì 13, invece, 15 artisti eseguiranno i loro brani e la classifica di serata sarà stilata con i voti della Giuria delle Radio (50%) e del Televoto (50%). Ospiti dei due appuntamenti saranno il frontman dei Maneskin, Damiano David (che ha da poco intrapreso un progetto solista) e il cast di FolleMente (la nuova commedia di Paolo Genovese) per la seconda serata e i Duran Duran, a 40 anni dalla loro storica apparizione a Sanremo. Previsto anche un momento per consegnare un premio alla carriera a Iva Zanicchi e Antonello Venditti.
Co-conduttori, invece, Bianca Balti, Cristiano Malgioglio, Nino Frassica il giorno 12 e Miriam Leone, Elettra Lamborghini, Katia Follesa per il 13. Per la serata delle cover di venerdì – che quest’anno farà gara a sé e non influirà sul verdetto finale – ad affiancare Conti saranno Mahmood e Geppi Cucciari, mentre per la finale co-condurranno Alessandro Cattelan e Alessia Marcuzzi. Nella quinta serata, i voti della Giuria della Sala Stampa (33%), della Giuria delle Radio (33%) e del Televoto (34%) si sommeranno a quelli delle altre. Al suo termine, per decretare il vincitore del 75esimo Festival di Sanremo tra i cinque finalisti, si ripeterà la medesima votazione.