Qualcuno lo pensava, ma non aveva il coraggio di dirlo ad alta voce: e se alla fine vincesse Geolier? Dopo la vittoria – a sorpresa – nella serata delle cover dovremo sicuramente considerare questa ipotesi. Il rapper napoletano ha superato la favorita Angelina Mango, che sul palco aveva scelto di portare un brano di suo padre, omaggiato anche da una standing ovation dell’Ariston. A Geolier, invece, il pubblico in platea ha riservato dei fischi non appena Amadeus ha annunciato la classifica e subito dopo ha abbandonato la sala in segno di protesta. In tutto questo Annalisa resta a guardare dal terzo posto, da cui prepara lo sprint finale verso la vetta della classifica.
Passaggio di testimone? – L’ingresso più atteso della serata era quello di Lorella Cuccarini, voluta da Amadeus come co-conduttrice per la gara delle cover. Nella sua esibizione iniziale, cominciata fuori dal teatro, Cuccarini ha ripercorso le principali tappe della sua carriera: dai sogni di bambina ai primi passi nella danza, fino all’esordio sul piccolo schermo. Quando sale sul palco è già una diva sulle note di La notte vola, il brano che l’ha consegnata alla storia della cultura popolare italiana. Lei sicuramente è “rimasta per sempre bambina”: canta (in playback, in pieno stile anni 80), balla, si prende la scena. Una performance che fa invidia a una ventenne e un vero spettacolo per il pubblico. “La più amata dagli italiani” brilla anche come co-conduttrice, dimostrando ancora una volta di saper fare televisione e di conoscere bene il Festival, in cui è già stata cantante in gara, ospite e presentatrice. Per la serata sceglie abiti rigorosamente e dichiaratamente “Made in Italy” confermando, sostengono i più arditi amanti dei retroscena, la sua sintonia con la nuova congiuntura politica. Con Amadeus sul palco ha una complicità incredibile: l’amicizia c’è ed è evidente. Quello che si intravede, anche, è un possibile passaggio di consegne tra i due: in sala stampa circola l’ipotesi che il prossimo anno possa toccare a lei la direzione artistica di Sanremo. Per Cuccarini sarebbe l’occasione per festeggiare in grande i suoi 40 anni di carriera, anniversario che cadrà proprio nel 2025.
Gli ospiti – Nonostante i quasi 200 artisti saliti sul palco, nella serata di venerdì c’è stato spazio anche per molti ospiti. Il nome del primo ha gelato la sala: sul palco d’onore, al posto di Sergio Mattarella, quest’anno è stato invitato Alberto II, principe di Monaco. Meglio accolto l’ingresso dei cani della Polizia di Stato e dei Carabinieri, ringraziati per il lavoro di controllo e bonifica svolto durante il Festival. Il sipario è andato meglio che durante le prove, quando i cani si erano sentiti talmente a proprio agio che avevano fatto i bisogni sul palco. Tra gli ospiti musicali Arisa si è esibita in Piazza Colombo. Peccato che lo show non fosse in diretta, ma registrato nelle ore precedenti a causa della pioggia scrosciante su Sanremo. Sulla Costa Smeralda, invece, la scena è stata tutta di Gigi D’Agostino. Dopo due anni di malattia non poteva che essere su una nave il grande ritorno del capitano. Il pubblico a bordo lo omaggia indossando un cappello da comandante e lui ricambia infiammando il ponte dalla consolle. Sul palco dell’Ariston sono poi saliti il campione di MotoGP Pecco Bagnaia, le attrici Margherita Buy ed Elena Sofia Ricci, mentre in platea Amadeus ha raggiunto Carolina Kostner per un triste siparietto promozionale.
Compromessi “agricoli” – Dopo le polemiche degli ultimi giorni, alla quarta serata si è arrivati a un punto d’incontro tra il Festival e gli agricoltori in rivolta a bordo dei trattori. Dopo il rifiuto iniziale, i lavoratori arrivati a Sanremo hanno accettato di far leggere da Amadeus un loro comunicato con le richieste per il settore primario: una giusta remunerazione per il lavoro svolto, un maggiore equilibrio tra costi di produzione e ricavi, la difesa della dignità dell’agricoltura. Il direttore artistico si è detto solidale con la protesta, ma l’assenza dei rappresentanti sul palco ha limitato l’impatto del messaggio. Nel suo ultimo Festival Amadeus non voleva rinunciare proprio a nulla, nemmeno ai Jalisse che ha sempre respinto alle selezioni. E come per i trattori, ecco il compromesso: dopo 27 anni il duo è tornato a esibirsi all’Ariston, ma con la stessa canzone che li ha portati al trionfo nel 1997. Ad accompagnarli un’istituzione della storia del Festival, il maestro Peppe Vessicchio, acclamato dal pubblico in sala e dai social.
La top five – Al termine di una serata ricca di eventi, poco dopo le due Amadeus ha svelato la classifica stilata da televoto, radio e stampa.
1. Geolier con Guè, Luchè, Gigi D’Alessio – Medley dal titolo Strade
2. Angelina Mango con il Quartetto d’archi dell’orchestra di Roma– La rondine
3. Annalisa con La Rappresentante di Lista e il Coro Artemia – Sweet dreams (Are made of this)
4. Ghali con Ratchopper – Medley dal titolo Italiano vero
5. Alfa con Roberto Vecchioni – Sogna ragazzo sogna