Nel 2023 la recessione sarà «relativamente breve e poco profonda». È quanto ha comunicato la Bce alla fine del consiglio direttivo del 15 dicembre. Nel 2022 l’Eurozona è cresciuta del 3,4% ma il prossimo anno la sua crescita si fermerà allo 0,5%. L’economia avrà nuovo slancio nel 2024 e nel 2025 con uno sviluppo previsto rispettivamente dell’1,9% e dell’1,8%. Dopo l’annuncio della Bce la borsa italiana a metà pomerifggio perdeva il 2,5% del suo valore.

La conferenza stampa – Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, nella conferenza stampa nella quale ha annunciato il rialzo dei tassi di interesse ha anche illustrato le proiezioni economiche che hanno guidato le decisioni del consiglio direttivo. L’inflazione, ora all’8,4% nell’Eurozona, scenderà al 3,6% alla fine del 2023. L’obiettivo del 2% sarà raggiunto solo nella seconda metà del 2025. Lagarde ha inoltre richiamato l’Italia sull’approvazione del Mes: «Speriamo che l’Italia ratifichi velocemente la riforma del Mes, trattandosi di una parte integrante del completamento dell’unione bancaria». La presidente ha anche ricordato le scadenze più importanti ai Paesi dell’Unione: «I governi dell’area euro devono mettere velocemente in pratica i piani d’investimento e le riforme concordate con il recovery fund e scritte nei Pnrr nazionali». Il governo Meloni ha tempo fino al 31 dicembre per raggiungere gli ultimi 25 obiettivi che valgono 19 miliardi di euro.

Spread –  Il differenziale tra i buoni del tesoro italiani (Btp) e i Bund tedeschi è in aumento: da 190 a 208 punti base dopo le comunicazioni della Bce. Il rendimento ddei titoli del Tesoro supera il 4%.