Un rombo fortissimo, sirene di allarme antiareo e black out. L’Ucraina si sveglia sotto i bombardamenti dei russi. Una probabile risposta di Putin al via libera di Germania e Stati Uniti all’invio di carri armati a Zelensky. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dichiara: «La fornitura di carri armati a Kiev è la prova del coinvolgimento diretto dell’Occidente nel conflitto in Ucraina, ma lo status dell’operazione militare russa non cambierà».

L’attacco- Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha dichiarato su Telegram che ci sono state esplosioni nella capitale a partire dall’alba del 26 gennaio. Secondo l’Aeronautica ucraina è in corso un attacco a tutto il Paese. Andriy Yermak, capo dell’ufficio di presidenza ucraino, ha riferito che ci sono già stati i primi abbattimenti di missili russi. Le autorità locali rendono noto che due infrastrutture energetiche, non meglio identificate, sono state colpite dai missili russi nei pressi di Odessa. Il black out di emergenza, dichiarato dalla compagnia elettrica privata DTEK, potrebbe aver arginato gravi danni. L’interruzione di corrente è una misura preventiva che è stata applicata sia nella regione di Kiev che in quelle di Odessa e Dnipropetrovsk.

Le vittime- «Rimanete nei rifugi», suggerisce Klitschko alla popolazione. Il sindaco informa che l’offensiva ha già causato almeno un morto e due feriti nel quartiere residenziale di Holosiivsky, a sud della città.

L’Amministrazione militare regionale sui media Ucraini fa invece sapere che nella regione di Kherson si registrano almeno un morto e tre feriti.  Nell’attacco è stato colpito un edificio amministrativo nel villaggio di Kochubeivka, nel distretto di Beryslav.«I russi hanno attaccato l’edificio con fuoco mirato», si legge nel messaggio. «Uno dei feriti è in gravi condizioni, i medici stanno lottando per la sua vita». Le sirene suonano da ore e il terrore spinge i cittadini di Kiev a cercare rifugio ovunque, una foto scattata sulla banchina della metropolitana mostra una massa di persone che si sono fermate per ripararsi dai bombardamenti. Dagli ultimi aggiornamenti dal Guardian l’allarme antiaereo sembra stia progressivamente cessando in tutte le regioni.

Droni iraniani – Le forze di difesa ucraine hanno informato i media di aver abbattuto durante la notte 24 droni kamikaze Shahed lanciati dalla Russia su tutto il territorio nazionale. Lo ha reso noto su Facebook il Comando aeronautico delle forze armate di Kiev: «Nella notte del 26 gennaio, gli occupanti russi hanno ripreso gli attacchi contro l’Ucraina con droni kamikaze di fabbricazione iraniana». I droni sono stati lanciati dalla costa orientale del Mar D’Azov, «tutti e 24 sono stati distrutti» precisa il Comando.