La notte di passione dell’Ucraina comincia intorno alle 3  (ora italiana) con un discorso del presidente ucraino. Parlando alla nazione, ma rivolgendosi anche ai cittadini russi, Vladimir Zelensky afferma che gli ucraini «non vogliono la guerra, ma se attaccati ci difenderemo». Ai russi ricorda che l’obiettivo di Kiev «è la pace in Ucraina e la sicurezza dei nostri confini», non  è rappresentare una minaccia su Mosca.
Negli stessi minuti gli ultimi voli commerciali che ancora attraversano lo spazio aereo ucraino lasciano il Paese e riparano in Moldavia e Romania. Anche alcuni velivoli militari americani abbandonano i cieli della Repubblica minacciata. Intorno alle 3.10 il governo ucraino dichiara la chiusura dello spazio aereo.

Ore 3.15
Udite le prime esplosioni a Mariupol, porto sul mar d’Azov non lontano dal confine con la Russia. Alcuni checkpoint ucraini al confine con le zone del Donbass occupato dai filorussi vengono bersagliati  dall’artiglieria. Una serie di cyberattacchi colpisce le principali istituzioni del paese. Intorno alle 3.30 comincia un meeting straordinario del consiglio di sicurezza ONU.

Ore 4
Il presidente russo Vladimir Putin tiene un nuovo discorso alla nazione. Attacca gli Stati Uniti e l’Occidente, colpevoli di non aver mai accettato gli sforzi di Mosca per una soluzione pacifica e di progettare una destabilizzazione della Russia. Putin annuncia «un’operazione militare speciale» per «il disarmo e la de-nazificazione dell’Ucraina». Lo scopo, secondo il presidente, «non è l’occupazione del paese».
Missili e attacchi aerei russi colpiscono le città di Mariupol, Odessa e Kramatorsk. Secondo fonti non confermate alle 4.10 le truppe russe di stanza in Crimea passano il confine e comincia l’invasione di terra dell’Ucraina. Negli stessi minuti anche Kiev viene interessata dalle prime esplosioni. Cominciano a muoversi le unità militari russe ammassate lungo tutto il confine con l’Ucraina. Alcuni dei principali aeroporti ucraini sono bombardati.

Ore 4.30
Il presidente Joe Biden dichiara che la Russia ha lanciato «un attacco non provocato e ingiustificato ai danni dell’Ucraina» e «dovrà renderne conto. Il prezzo del petrolio supera i 100 dollari a barile».
Intorno alle 4.30 le sirene suonano in tutte le città ucraine. Una fonte del gruppo Wagner – compagnia mercenaria russa – annuncia che l’aeroporto Borispil di Kiev sarebbe sotto il controllo delle truppe di Mosca, notizia che sarà smentita poco dopo. Missili balistici e attacchi aerei colpiscono unità navali ucraine alla fonda nella base di Odessa.

Ore 5
Secondo Reuters i russi danno inizio alle operazioni anfibie e sbarcano a Odessa. Tutte le principali città ucraine e le basi militari del paese sono oggetto di un bombardamento continuo ormai da un’ora. Secondo indiscrezioni le truppe russe sono alle porte della città di Karchiv, tra le più popolose dell’Ucraina e non lontana dal confine con la Federazione.
Alle 5.15 i soldati russi entrano a Mariupol con un’operazione anfibia. La notizia è da confermare.
Intorno alle 5.20 il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres condanna l’aggressione chiede alla Russia di ritirarsi per evitare «la guerra peggiore dall’inizio del secolo». L’Ucraina dichiara la legge marziale su tutto il territorio.

Ore 5.30
Il presidente Biden annuncia «sanzioni su larga scala» contro la Federazione russa, concertate con l’Unione Europea, il Canada e il Giappone. Convocata una riunione straordinaria del G7. A Kiev la popolazione e il personale occidentale (reporter, consiglieri, ecc.) viene fatta entrare nei rifugi anti-bomba.
Alle 5.45 il segretario generale della NATO Stoltenberg dichiara: «Condanno fermamente l’attacco sconsiderato della Russia all’Ucraina, che mette a rischio innumerevoli vite civili. Questa è una grave violazione del diritto internazionale e una seria minaccia alla sicurezza euro-atlantica». Negli stessi momenti sembra che la città di Mariupol sia stata occupata dai russi.

Ore 6
Il ministero della Difesa russo annuncia che tutti i sistemi antiaerei dell’Ucraina sono stati messi fuori uso dai bombardamenti di precisione.
Il primo ministro ucraino Alexey Goncharenko interviene a Fox News e chiede agli Stati Uniti di colpire con le sanzioni l’export energetico russo e escludere la Federazione dal sistema di pagamenti SWIFT. Alle 6 la Russia annuncia che ogni transazione di azioni sulla piazza di Mosca è sospesa.
Secondo fonti non confermate attacchi aerei russi colpiscono anche la città della Moldavia al confine con l’Ucraina. Paracadutisti russi segnalati a Karkhiv.
Il presidente ucraino Zelensky afferma di aver parlato con Biden e dichiara che l’Ucraina è pronta a tutto per difendersi: «Alla fine vinceremo».

Ore 6.30
«Putin ha scelto lo spargimento di sangue», ha dichiarato Boris Johnson dopo aver sentito al telefono Zelensky, promettendo supporto umanitario a Kiev.
Si segnalano scontri al confine tra Ucraina e Bielorussia, dove da settimane sono stanziate truppe russe.  Svetlana Tikhanovskaya, oppositrice di Lunkashenko in esilio, accusa il regime “di aver trasformato il nostro paese in un aggressore”.
A Mariupol nuove esplosioni, la città non è ancora in mano alle truppe russe come annunciato un’ora prima. Le notizie dello sbarco anfibio ad Odessa sono smentite, non confermate quelle sullo sbarco a Mariupol, come anche la notizia che l’aeroporto di Kiev sia caduto in mano russa.

Ore 6.45
Ursula von der Leyen annuncia insieme a Charles Michels una riunione straordinaria del Consiglio europeo che “imporrà enormi e gravi conseguenze alla Russia” con un nuovo pacchetto di sanzioni. Sia la Germania che la Francia condannano l’aggressione di Putin.
I militari ucraini confermano che le truppe russe hanno occupato le città di Milove e Gorodilsche nella regione di Lugansk. Le sirene dei bombardamenti suonano anche a Leopoli, una delle più occidentali delle città ucraine, poco distante dal confine con la Polonia.
Le forze armate di Kiev dichiarano di aver abbattuto 5 aerei da guerra russi e un elicottero.

Ore 7
Alcuni Stati del fianco europeo della NATO, come Polonia e Repubbliche baltiche, invocano l’articolo 4 dell’alleanza atlantica per consolidare la presenza militare ai propri confini.
Secondo il Wall Street Journal, si parla di «centinaia di morti» tra le forze armate ucraine, interessati anche civili. Le notizie sul numero dei morti non sono state confermate.
Alcuni degli aeroporti occidentali del Paese, come quello di Ivano-Frankivsk Airfield al confine con la Romania, sono colpiti dai missili russi. A giudicare da alcuni video l’aeroporto di Nikolaev è reso inutilizzabile dal bombardamento.

Ore 7.15
Condanna ufficiale del governo italiano. Per Mario Draghi l’attacco della Russia è «ingiustificato e ingiustificabile». L’Italia «è al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente con unità e determinazione».

Ore 8
Le autorità ucraine confermano che truppe corazzate russe sono arrivate ai sobborghi di Karchiv e Chernihiv.
Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri cinese, afferma che le operazioni della Russia non possono essere considerate «un’invasione» e afferma che Pechino monitora la situazione per evitare una escalation.
All’apertura dei mercati il prezzo del gas sale del 35%, il petrolio arriva a 103 dollari al barile.