Ron DeSantis si ritira dalle primarie repubblicane, lasciando Nikki Haley da sola con Donald Trump. A due giorni dal voto in New Hampshire, il governatore della Florida ha annunciato in un video su X di aver rinunciato alla corsa elettorale e di supportare la candidatura dell’ex presidente. «Non posso chiedere ai miei volontari di donare il loro tempo e le loro risorse se non abbiamo un percorso chiaro verso la vittoria. Per questo motivo, sospendo la mia campagna elettorale».
La rinuncia — Con gli occhi puntati sulla telecamera e le bandiere a stelle e strisce sullo sfondo (e sulla spilla appuntata alla giacca), DeSantis conferma quello che per qualche giorno era solo un sospetto. «Se ci fosse altro da fare per avere un risultato positivo, assumere più staff per la campagna oppure organizzare più interviste, lo farei». Sembra che il governatore della Florida abbia capito che nulla può arrestare l’avanzata di Donald Trump.
Al caucus in Iowa aveva strappato il secondo posto a Nikki Haley: il 21% degli elettori aveva scelto DeSantis, con due punti di distacco rispetto all’ex governatrice del South Carolina e ex ambasciatrice americana all’Onu. La vittoria schiacciante di Trump, però, ha fatto vacillare DeSantis, nonostante all’inizio della campagna fosse considerato come una possibile alternativa all’ex presidente.
Lo scontro diretto fra i due non ha fermato DeSantis, che ha deciso comunque di dare il proprio endorsement al tycoon: «È chiaro che la maggioranza degli elettori repubblicani vogliono dare a Donald Trump un’altra possibilità», ha dichiarato il governatore. «Sebbene io abbia avuto delle divergenze con lui, come per esempio sulla pandemia da coronavirus e la nomina di Anthony Fauci, Trump è una scelta migliore rispetto al suo sfidante Joe Biden».
Asce di guerra seppellite anche per l’ex presidente, che già all’inizio della campagna aveva trovato un nomignolo per lo sfidante: il nome DeSanctimonious (sanctimonious significa “ipocrita”) è «ufficialmente in pensione», ha detto Trump a un gruppo di sostenitori in New Hampshire.
“That name is officially retired! – President @realDonaldTrump says of DeSanctimonious pic.twitter.com/Nrzx2JxSmA
— Margo Martin (@margommartin) January 21, 2024
Lo scontro diretto — Manca solo un giorno all’apertura delle urne in New Hampshire, lo Stato del New England dove si terrà la seconda tappa delle primarie repubblicane. Dopo la rinuncia di Ron DeSantis e dell’imprenditore Vivek Ramaswamy (che in Iowa si era fermato ad appena il 7% delle preferenze e che ha dato il proprio endorsement al tycoon), l’unica sfidante alla valanga Trump rimane Nikki Haley.
La rimonta resta lontana per la candidata, nonostante il New Hampshire potrebbe rivelarsi più favorevole rispetto all’Iowa. Secondo il sito di sondaggi Fivethirtyeight, in questo momento il distacco fra i due sfidanti è di “appena” 13 punti percentuali. Si chiude la forbice, ma una vittoria di Haley rimane improbabile: l’ex presidente potrebbe ottenere ancora una volta metà dei voti, confermando così la possibilità che alle elezioni di novembre possa ripetersi lo scontro che nel 2020 ha visto protagonisti Trump e l’attuale presidente Joe Biden.
Se Haley non dovesse rinunciare alla corsa, gli appuntamenti successivi arriverebbero a febbraio: prima il Nevada, poi proprio il South Carolina. Nello Stato dove ha servito come governatrice, tuttavia, la candidata alla presidenza ha ancora meno possibilità di vincere: in media, solo il 24% dei votanti la sceglierebbe, contro il 60% delle preferenze per l’ex presidente.