All’alba del 16 gennaio la squadra mobile del commissariato Ticinese di Milano ha effettuato una serie di perquisizioni in via Gola e in via Pichi dopo l’aggressione ai vigili del fuoco della notte di San Silvestro. All’attenzione degli inquirenti nove indagati, tra cui tre minorenni, cui sono imputati i reati di concorso in incendio, resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e interruzione di pubblico servizio. Secondo il comunicato della procura milanese gli indagati sono imputati «di aver ostacolato i Vigili del Fuoco nell’operazione di spegnimento del fuoco, verosimilmente da loro appiccato precedentemente per festeggiare lo scorso capodanno».

Il fatto- Secondo le indagini, effettuate dal capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili e dalla pm Paola Pirotta, nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio una decina di abitanti degli appartamenti occupati del quartiere avrebbe appiccato un falò all’incrocio tra via Gola e via Pichi. I responsabili avrebbero poi avrebbero circondato i pompieri, intervenuti per spegnere l’incendio e diventati oggetto di insulti e di un lancio di bottiglie oltre che del furto delle chiavi di un’autopompa. Un gesto definito «altamente criminale» da parte degli inquirenti, che nel blitz avrebbero sequestrato telefoni e pistole giocattolo mostrati dagli indagati in alcune interviste televisive successive all’aggressione di Capodanno. L’identificazione da parte della Procura è stata così possibile grazie all’aiuto delle telecamere, presenti nel quartiere, e anche di alcuni video postati su Instagram, dove i responsabili del falò inneggiano ai “Gola’s Locos 27”, un collettivo trap nato nei cortili e nei palazzi Aler della zona. Gli inquirenti escludono che la matrice dell’evento sia di natura politica o che siano coinvolti protagonisti di organizzazioni antagoniste.

 

 

L’appello- Dopo l’aggressione ai Vigili del Fuoco immediato è stato l’appello di cittadini e istituzioni. Le organizzazioni del quartiere, tra cui Occupiamoci di via Gola, Spazio Aperto Servizi e la Casa delle Artiste, ha firmato un documento in cui si chiede un deciso e rapido intervento alle istituzioni per combattere il degrado e riqualificare l’area, dove le case occupate giungono alla soglia del 40%. Immediato è stata la risposta delle istituzioni. La vicesindaco Anna Scavuzzo ha promesso agli abitanti una svolta entro l’anno «in accordo con Regione Lombardia. Solo con un tavolo inter istituzionale si possono superare episodi come quello di Capodanno che rappresenta un puro atto di violenza gratuita». Il modello è quello del bosco della droga di Rogoredo. E anche per via Gola gli abitanti aspettano un segnale deciso delle istituzioni.