L’ultima volta era successo nel 1973: Adriano Panatta e Paolo Bertolucci raggiunsero entrambi i quarti di finale di Roland Garros, per poi essere sconfitti entrambi dallo jugoslavo Nikola Pilic. 49 anni dopo all’Australian Open, il tennis azzurro riporta due giocatori, Matteo Berrettini e Jannik Sinner, tra i primi otto di uno slam. E non è l’unico record: con la vittoria contro Pablo Carreño Busta, Berrettini è il primo italiano di sempre ad aver raggiunto questo risultato in tutti e quattro i principali tornei del mondo, a soli 25 anni.

Jannik da paura –  Sinner approda ai quarti battendo l’idolo di casa Alex De Minaur, testa di serie 32 e numero uno australiano. Lo ha fatto in tre set (7-6, 6-3, 6-4), in cui ha sofferto solo all’inizio del primo, dove ha salvato tre palle break. La svolta è arrivata al tie break, con l’altoatesino che ha prevalso agevolmente 7-3. Da lì in poi è iniziata un’altra partita, in cui Sinner che si è portato immediatamente in controllo dei successivi parziali, togliendo il servizio all’avversario nei primi game e controllando i propri turni di battuta senza rischiare molto.

Il fattore sorteggio – C’è un elemento statistico che fa ben sperare Sinner: ogni volta che ha battuto De Minaur, ha poi vinto la competizione. I precedenti però riguardano le Next Gen Finals e l’ATP di Sofia, mentre qui siamo a un torneo dello Slam, altro livello. E anzi, bisogna dire che i due italiani sono stati particolarmente fortunati nel sorteggio: Berrettini ha beneficiato del caso Djokovic e, invece del numero 1 espulso dall’Australia per il caos vaccini, sfiderà ai quarti il veterano francese Gael Monfils, mentre Sinner era sul percorso del numero 8 Casper Ruud, ritiratosi per problemi fisici. Ai quarti di finale, l’altoatesino dovrebbe sfidare la testa di serie 4, il greco Stefanos Tsitsipas, impegnato in queste ore nell’ultimo ottavo di finale contro lo statunitense Taylor Fritz.

La chance di Rafa – A completare il panorama dei quarti di finale, la parte alta del tabellone in cui c’è Berrettini vedrà la sfida tra Rafa Nadal e Denis Shapovalov. Il canadese ha un po’ a sorpresa eliminato in tre set uno dei favoriti per la vittoria finale, Alexander Zverev. Per la leggenda spagnola, apparsa in grande forma nel torneo, è un’occasione più unica che rara per tentare una vittoria che in Australia gli manca dal 2009, ma soprattutto per staccare gli eterni rivali Roger Federer e Novak Djokovic per numero di Slam vinti in carriera: oggi i tre sono infatti appaiati a 20 titoli ciascuno.

Medvedev favorito – Oltre a Berrettini, a mettersi di traverso a Nadal c’è principalmente Daniil Medvedev. Il russo numero 2 del mondo è il favorito del torneo e, pur senza incantare, ha raggiunto agevolmente i quarti di finale. Se la vedrà con il canadese Felix Auger-Aliassime, in una sfida che comunque non sarà scontata. In caso di vittoria, in semifinale avrà il vincente tra Sinner e Tsitsipas (sempre che il greco batta Fritz). La vittoria di Medvedev significherebbe il secondo Slam consecutivo dopo la conquista degli US Open lo scorso settembre e una discreta pietra tombale sulla leggendaria era di Federer, Nadal e Djokovic. Ma di mezzo ora, c’è anche Jannik Sinner.