Il calciomercato invernale si è chiuso lunedì alle 23 e i “no” fanno più rumore dei “sì”.
È un sì quello del Genoa, che riconsegna Alessandro Matri alla Juventus. Il calciatore era stato bianconero dal 2011 al 2013, segnando 29 gol, per poi passare gli ultimi due anni tra Milan, Fiorentina e Genoa. L’ingaggio nella Vecchia Signora più che del ritorno ha il sapore del distacco mai consumato.
Da Genova va via Matri e arriva Borriello. Anche qui percorso ballerino e circolare: Genoa, Roma, poi parentesi al West Ham, infine di nuovo Roma e poi Genoa. James Pallotta ha messo la firma anche per la partenza di Urby Emanuelson in direzione Atalanta. A Napoli i due acquisti di gennaio Strinic e Gabbiadini hanno già confortato De Laurentiis: è opera loro il gol della scorsa domenica contro il Chievo Verona. Juan Guillermo Cuadrado è il nuovo acquisto del Chelsea, in cambio alla Fiorentina arriva Salah, esterno egiziano in prestito gratuito fino a giugno, forse estendibile anche all’anno prossimo. Il Milan mette a segno in questa partita di mercato i nomi di Cerci, Suso, Bocchetti, Paletta e Antonelli. Ma il vero gol è quello che porta a Milanello Mattia Destro dalla Roma.
L’altra milanese ha invece a che fare con un “forse”, pronto però a risolversi: le trattative tra Boca Juniors e Inter per la cessione in prestito di Osvaldo potranno continuare fino al 15 febbraio, data di chiusura del calciomercato argentino. Accanto alle incertezze ci sono però anche dei no definitivi: uno giunge dall’Anderlecht che si tiene Rolando, l’altro l’ha posto l’allenatore Roberto Mancini sul possibile ritorno di Antonio Cassano.
Esito negativo anche per lo scambio Bergessio-Ederson, sfumato a un quarto d’ora dalla fine dell’ultima giornata disponibile. L’ultima parola è stata quella del brasiliano della Lazio, che ha insistito per non lasciare la capitale, con grande sorpresa del presidente Ferrero che ha appreso la notizia in diretta, ospite alla trasmissione tv “Tiki Taka”.
Proprio Ferrero è stato il grande protagonista del mercato di gennaio, con cessioni importanti – Gabbiadini e Gastaldello su tutti – ma anche acquisti di spessore. Il nome più importante è quello di Samuel Eto’o, ma proprio il camerunense, appena arrivato, ha cominciato a dire i suoi no e ha disertato l’allenamento di lunedì pomeriggio. Uno dei suoi primi con la squadra doriana. Motivo dell’assenza un diverbio con l’allenatore Mihajlovic nella sessione mattutina. Passato un giorno e martedì l’attaccante si è presentato in campo con cinque minuti di ritardo sulla tabella di marcia e si è chiarito sia con il tecnico sia con il presidente Ferrero, accorso proprio per ricomporre la frattura. «Non è successo nulla», aveva subito spiegato Ferrero.
Marta Latini