L’Italia spera di raggiungere la sua prima finale di Nations League (Ansa)

Dalla semifinale di Euro 2020 a quelle di Nations League: tra l’Italia e la finale c’è sempre la Spagna. Il 15 giugno alle 20:45 andrà in scena l’ennesima partita tra due delle squadre più vincenti del nuovo millennio. Ad attendere la finalista c’è la Croazia, che nell’altra semifinale ha battuto 4-2 l’Olanda ai tempi supplementari.

I precedenti – “It’s coming to Rome”. Sembra passata una vita, ma soltanto due anni fa l’Italia è salita sul tetto d’Europa, battendo l’Inghilterra a Wembley. Una tappa fondamentale è stata l’equilibratissima partita contro la Spagna, decisa ai calci di rigore. Nel 2021, la squadra allenata da Luis Enrique si è presa la rivincita, conquistando l’accesso alla finale di Nations League. Decisiva una doppietta di Ferran Torres, che ha reso vana una rete di Pellegrini. Per gli azzurri è stata la prima sconfitta dopo 37 risultati utili consecutivi, ma il peggio doveva ancora arrivare con la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar.

La probabile formazione dell’Italia – Roberto Mancini si affiderà al 4-3-3, modulo con cui ha vinto l’Europeo. In porta il solito Donnarumma. Al centro della difesa pronti Acerbi e Toloi, quest’ultimo in vantaggio su Bonucci. Sulle fasce spazio a Di Lorenzo e Spinazzola, mentre a centrocampo riecco il terzetto dell’Europeo, con Jorginho, Verratti e Barella. Il tridente d’attacco sarà composto da Raspadori, Immobile e Zaniolo, che ritorna in Nazionale per la prima volta da novembre. Soltanto in panchina invece Retegui.

La carica di Mancini – «Si gioca anzitutto per vincere. Sempre». Mancini è stato chiaro: vuole festeggiare la sua 60ª panchina in Nazionale con un successo. «È la seconda volta che arriviamo alla fase finale e non era così scontato, visto il girone che avevamo e con quanti infortunati abbiamo dovuto fare i conti», ha continuato l’allenatore azzurro, «la Spagna ha dominato per anni, in quest’ultimo periodo ha avuto qualche difficoltà, ma ha anche una mole di giocatori che noi non abbiamo e un livello tecnico e tattico comunque altissimo».

Voglia di riscatto – Non soltanto l’Italia, ma anche la Spagna arriva all’incontro con l’obbligo di riscattarsi: l’eliminazione subita per mano del Marocco agli ottavi di finale del Mondiale ha portato all’esonero di Luis Enrique, sostituito da De La Fuente. Il nuovo allenatore ha cambiato innanzitutto modulo, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1. I risultati però sono stati altalenanti e la squadra ha dimostrato di dover ancora trovare l’equilibrio.