Corsi e ricorsi della storia: la strada della Nazionale italiana verso gli Europei riprende da dove nel 2021 si era trionfalmente interrotta. Alle 20:45 di oggio, 23 marzo, l’Italia scende in campo contro l’Inghilterra con il suo classico 4-3-3: è un déja-vu. Speriamo che la fine non sia diversa, anche se i 40 mila posti del Maradona di Napoli non sono i 90 mila di Wembley e l’abbraccio di Roberto Mancini non avrà più Gianluca Vialli da stringere come in quella notte dei miracoli. Ma stasera Gianluca torna in campo a modo suo, cucito all’interno del colletto delle casacche: “Luca azzurro per sempre”.

Stella nascente – Molte altre cose saranno diverse da quella partita sul prato all’inglese. La carne più fresca è argentina: la migliore. Mamma Maradona ha sfornato il Napoli dei sogni della Champions e stasera svezza Mateo Retegui, che volando a 23 anni da Buenos Airesa all’Italia ha risolto a Mancini il problema dell’attacco, lasciato sguarnito dagli infortuni di Raspadori e Scamacca. Il commissario tecnico ha sciolto le riserve sulla titolarità del campione, nuovo centravanti della Nazionale. Mancini non nasconde le sue aspettative e paragona la recluta a illustri connazionali: «Non vorrei esagerare ma Retegui mi ricorda il primo Batistuta». Oltre a un destro potente, in patria ha fatto sfoggio dei suoi colpi di testa, efficaci anche se non sempre precisi. Cerimonia di iniziazione per Retegui, ma accanto ai veterani Berardi e Pellegrini. Il primo è campione d’Europa a Wembley. Il secondo cerca riscatto dagli Europei 2020: convocato per la Nazionale, si è infortunato poco prima dell’inizio.

Asserragliati – Di recente costruzione anche le barricate della difesa: Acerbi e Toloi scalzano nelle convocazioni Bonucci e Bastoni e stasera lasciano in panchina Scalvini e Romagnoli. Il giocatore dell’Inter è affidabile e versatile nella tattica. Il suo metro e 92 lo piazza sul campo  come ostacolo solido e impermeabile agli avversari. Ha già indossato la maglia azzurra con Conte ma è durato poco. Rafael Toloi: dall’Atalanta con furore. Sangue brasiliano ma bisnonno friulano, è al suo secondo giro nella Nazionale. Titolare contro il Galles in Euro 2020 ma panchinaro a Wembley, stasera sarà terzino destro. Mancini lo ha scelto per velocità, forza e intuito nel gioco.

Italians do it better – L’Inghilterra di Southgate torna in campo con visi familiari. Harry Kane e Bukayo Saka i suoi cavalli di battaglia verso un’agognata vittoria, rubatale anche dai francesi tra le sabbie del Qatar ai quarti di finale mondiali. Brucia la sconfitta in casa negli ultimi Europei, ferita aperta soprattutto per Saka, che sbagliò quel famoso rigore. Due anni dopo torna per gustare una possbile vendetta: l’Arsenal è la palestra che l’ha allenato. L’Inghilterra scommette di nuovo su di lui, ma anche sulla creatività di Kane e sul suo tocco di palla, i suoi passaggi e la sua apertura ai compagni. A stasera decidere se, come hanno ironizzato i tabloid oltremanica dopo Tottenham-Milan, sarà di nuovo un “Harry-vederci”. Chi di umorismo inglese ferisce, di umorismo inglese perisce.