Il Comitato dei parlamentari del Myanmar (Crph) ha annunciato la nascita di un Governo di unità nazionale, un esecutivo ombra in opposizione alla giunta militare al potere dal 1 febbraio. Sono parte del gabinetto il presidente Win Myint e il consigliere di Stato Aung San Suu Kyi, entrambi ancora in stato di arresto. Una mossa, messa a punto dal gruppo di opposizione che fa capo al premio Nobel per la pace, che potrebbe scombinare i piani del leader dell’esercito Min Aung Hlaing.

L’annuncio – «Il Crph con l’autorità conferita dal mandato popolare, come risultato delle elezioni democratiche del 2020, ha formato un Governo di unità nazionale». Così riportano i due comunicati diffusi online il 16 aprile e che formalizzano l’istituzione di un Governo alternativo a quello ad interim del generale Myint Swe, sostenuto dalle forze armate. Quattro fogli, dove vengono elencati tutti i ministri nominati dal Comitato: una rivendicazione della legittimità delle elezioni di novembre 2020, in piena sfida al regime di Min Aung Hlaing e al clima di repressione che ha bloccato il Paese negli ultimi tre mesi. Il messaggio è chiaro, il processo di democrazia del Myanmar (al via dal 2011) non può essere interrotto.

Spazio alle minoranze  – Per la prima volta, sono stati inseriti nel Gabinetto membri delle minoranze etniche birmane, come i Kachin (dell’omonimo Stato a nord del Paese) e i Karen (a sud-est). È il caso del vicepresidente Duwa Lashi La, a capo della Assemblea consultiva nazionale Kachin, e del premier di etnia Karen Mahn Win Khaing Than. Un passo simbolico, ma già significativo per due motivi: la scarsa rappresentatività degli ultimi cinque anni delle minoranze nell’esecutivo, ma anche un riconoscimento del supporto degli eserciti Kachin e Karen alla causa democratica. Non si è ancora arrivati alla guerra civile, ma non è una novità che si stia tentando di creare un fronte anti-golpe sotto forma di esercito federale. E le truppe Kachin e Karen si sono dette disposte a scendere in campo. La presenza dei membri delle minoranze nel Governo cementifica l’alleanza e sembrerebbe una promessa di maggiore inclusione nelle politiche del Paese. Inoltre, alcuni ministeri in genere riservati all’esercito come quello degli Esteri, degli Interni e dell’immigrazione e quello della Difesa.
La risoluzione arriva prima del summit Asean del 24 aprile in Indonesia. Tra gli ordini del giorno c’è la proposta dell’avvio di una missione umanitaria in Myanmar. L’associazione internazionale dovrà scegliere se avviare il dialogo con il Governo della giunta militare o con quello di unità nazionale.