Il decreto della discordia. Il provvedimento con cui il presidente egiziano Mohamed Morsi ha deciso di ampliare i propri poteri continua a scontrarsi con il forte malcontento nella popolazione.

Con il decreto, annunciato il 22 novembre, la magistratura non potrebbe più contrapporsi alle sue decisioni e leggi, accentrando tutti i poteri nelle mani del presidente. Domenica il mezzo passo indietro del presidente, che ha spiegato che si tratta di un “decreto temporaneo” e nella mattinata di martedì 27, si è riunito il consiglio della magistratura egiziano per valutare le misure da adottare.

La tensione rimane alta e le proteste non accennano a placarsi. Proprio martedì, è prevista una grande manifestazione, detta “del milione” per il gran numero di persone attese. Lo scenario sarà quello della rivoluzione, piazza Tahrir, e a promuovere la manifestazioni sono le forze liberali e laiche del Paese.

Nella notte ci sono stati alcuni tafferugli tra gli oppositori del governo e le forze dell’ordine e tutto lascia presagire che la tensione sia destinata a salire. I Fratelli Musulmani hanno annullato la manifestazione a sostegno del presidente per evitare possibili scontri.

A causa della situazione, è stata posticipata la data di inizio del Festival del cinema del Cairo. “Ma si tratta di una semplice precauzione”, ha assicurato ad ANSAmed la vicepresidente del Festival, Soheir Abdelkader.

Francesco Paolo Giordano
Maria Elena Zanini