Gli ultimi dati forniti dalla Johns Hopkins University sulla pandemia di Covid-19, aggiornati alla mattinata del 25 gennaio, registrano oltre 99 milioni di casi nel mondo. Per la precisione sono 99.192.353 i contagi accertati nei cinque continenti, mentre le vittime sono quasi 2,2 milioni. Gli Stati Uniti si confermano il Paese più colpito, con oltre 25 milioni di casi e quasi 420.000 decessi.

Biden richiude – La nuova amministrazione democratica americana di Joe Biden ripristinerà il bando anti-Covid che Donald Trump aveva deciso di revocare a partire dal 26 gennaio. Sarà vietato l’ingresso negli Usa a tutti i cittadini non statunitensi provenienti da gran parte dell’Europa, dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda. La Casa Bianca fa sapere che le restrizioni saranno estese anche ai viaggiatori in arrivo dal Sudafrica e dal Brasile, complici i primi casi delle nuove varianti del virus registrati nel territorio americano. Intanto prosegue la campagna di vaccinazione: oltre il 5% della popolazione ha già ricevuto la prima dose del farmaco.

Nel resto del mondo – Dopo gli Usa, i Paesi che contano il maggior numero di casi sono il Brasile, l’India e il Regno Unito. Nella classifica dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) la Francia è il primo Paese dell’Unione Europea, seguono poi Russia e Messico. In Nuova Zelanda, a nord di Auckland, è stato registrato il primo caso di trasmissione comunitaria dopo oltre due mesi. Si tratta di una donna di 56 anni, tornata di recente dall’Europa, che è risultata positiva con sintomi 10 giorni dopo aver terminato la quarantena obbligatoria di due settimane. Scattati d’urgenza i protocolli di contact-tracing. In Europa sono stati accertati i primi casi della variante inglese in Slovenia e Serbia. In Austria, nonostante il lockdown in vigore da Natale, la curva del contagio non migliora e le autorità hanno imposto l’obbligo di indossare mascherine Ffp2 nei negozi e sui mezzi pubblici. Il distanziamento minimo passa da un metro a 2 metri.

Positivo il presidente messicano – Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, 67 anni e con problemi cardiaci, ha annunciato di essere risultato positivo al Coronavirus. «Mi dispiace informarvi – ha scritto sul suo account Facebook – che sono stato infettato dal Covid-19. I sintomi sono lievi ma sto già ricevendo cure mediche». AMLO, come viene chiamato in patria, è stato più volte criticato per non aver indossato la mascherina nei luoghi pubblici. In Bolivia, invece, l’ex presidente Evo Morales è stato dimesso dalla clinica dove era ricoverato dal 13 gennaio scorso. Chi il Covid-19 l’ha già contratto è il presidente del Brasile Jair Bolsonaro, contro il quale si sono concentrate numerose proteste nel week-end. I movimenti sociali e sindacali hanno chiesto che Bolsonaro fosse sottoposto a impeachment per la sua gestione disastrosa della pandemia.

Vaccinazioni – L’Egitto, il Paese più popoloso del mondo arabo con i suoi circa 100 milioni di abitanti, ha iniziato la sua campagna di vaccinazione con il prodotto del gruppo farmaceutico cinese Sinopharm. «Inizieremo dagli operatori sanitari, seguiti da persone con malattie croniche e poi gli anziani», ha detto il presidente Abdel Fattah al-Sisi in un breve discorso. In Polonia sono partite le vaccinazioni per gli anziani, Israele ha annunciato che la massiccia campagna che ha già raggiunto tutti i residenti con più di 35 anni proseguirà ora con gli studenti tra i 16 e i 18 anni: l’obiettivo è riattivare il sistema scolastico in presenza. La vicepresidente dell’Argentina, Cristina Kirchner, ha ricevuto in un ospedale di Avellaneda, in provincia di Buenos Aires, la prima dose del vaccino russo Sputnik V. Lo ha fatto sapere lei stessa su Twitter. Prima di lei avevano già deciso di farsi iniettare il farmaco anche il presidente Alberto Fernández e il governatore di Buenos Aires, Axel Kicillof.