La crisi nel Mar Rosso, una delle conseguenze della guerra tra Israele e Hamas, sta costando all’Italia 95 milioni al giorno. Lo ha calcolato Confartigianato, che ha esaminato i danni per il commercio estero italiano tra novembre 2023 e gennaio 2024: cioè da quando i ribelli yemeniti Houthi hanno cominciato ad attaccare le navi mercantili dirette dallo stretto di Bab al-Mandab al canale di Suez. In questo lasso di tempo l’Italia avrebbe perso in totale 8,8 miliardi di euro a causa dei ritardi o delle mancate consegne nei porti del Mar Mediterraneo. Pesante anche l’impatto sulle regioni: «Il valore più alto di prodotti trasportati attraverso il Mar Rosso è della Lombardia, 12,9 miliardi, poi l’Emilia-Romagna (9,4), Veneto (5,7), Toscana (4,7), Piemonte (4,2), Friuli-Venezia Giulia (2)», ha spiegato il presidente di Confartigianato Marco Granelli. Facendo il punto su quella che si può definire una crisi nel canale di Suez, Granelli ha avvertito che «si rischiano “pesanti conseguenze sulla crescita economica italiana».