Roberto Formigoni e Gabriele Albertini

Il governatore uscente della Lombardia, Roberto Formigoni, e l'ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini (Fonte: ANSA).

Come un fiume in piena. Dopo l’accordo elettorale tra Pdl e Lega, che ha sancito la candidatura congiunta di Roberto Maroni al Pirellone, Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano e a sua volta candidato governatore in Lombardia, utilizza i microfoni di La7 per esprimere la sua opinione sull’intesa raggiunta nella notte di lunedì. “Berlusconi ha accettato un’umiliazione”, dice Albertini. “Gli hanno detto ‘va bene l’accordo ma tu sei impresentabile ai nostri elettori per cui fatti da parte’. E Berlusconi ha accettato un’umiliazione del genere, resa pubblica. E’ encomiabile, per fare questo accordo ha sacrificato molta della sua dignità”.

Intervistato nel corso della trasmissione Coffee break, l’ex sindaco non ha mostrato in alcun modo di poter riconsiderare la propria candidatura, che in tanti adesso considerano dannosa per il blocco Pdl-Lega. “Albertini poteva aspirare a diventare governatore se non ci fosse stato l’accordo con la Lega”, aveva affermato il coordinatore Pdl lombardo Mario Mantovani, aggiungendo che dopo l’accordo la sua candidatura è divenuta “superflua, anzi inutile se non dannosa”. E lo stesso Albertini, nell’intervista, conferma i timori sullo scenario lombardo: “Essendo in campo almeno in due non dichiaratamente di sinistra, il candidato favorito è quello dell’altro schieramento che invece fa il pieno dei suoi voti di lista. E quindi Ambrosoli parte in pole position”.

Appare difficile, adesso, la missione dell’ex sponsor di Albertini alla guida del Pirellone, cioè il governatore uscente Formigoni, che durante il vertice Pdl ha annunciato che lavorerà al programma del Pdl per le regionali, scaricando, di fatto, l’ex sindaco. Formigoni sarebbe intenzionato, secondo quanto è  trapelato dall’incontro, a cercare di far desistere dalla candidatura Albertini, sulla base dei buoni rapporti – almeno finora – che intercorrono tra i due.

Ma l’ex sindaco non sembra voler cedere: “Indipendentemente da Formigoni, il Movimento Lombardia civica rimane in campo”. Se si tratti solo di un gioco al rialzo in vista di future responsabilità nella giunta regionale o delle sue reali intenzioni lo si vedrà nei prossimi febbrili giorni prima della presentazione ufficiale delle liste.

Francesco Loiacono