Capigruppo M5S

Roberta Lombardi e Vito Crimi, capigruppo M5S (foto Ansa)

I figli lasciano la casa paterna. Anzi, autonomi lo sono già. I capigruppo del Movimento 5 Stelle Roberta Lombardi e Vito Crimi si sentono emancipati dai loro leader. “I post quotidiani di Grillo a volte ci dimentichiamo perfino di leggerli. E Casaleggio è un idealista sognatore”, fanno sapere dalle pagine del settimanale Oggi. L’intervista in coppia esce martedì 21 maggio, proprio mentre la puntata di Report sulle casse dei grillini divide i loro sostenitori. E viene ritirata la proposta Finocchiaro-Zanda per una legge elettorale che escluda i movimenti.

Né contrasti interni né sottomissione al capo, in casa 5 Stelle. “Grillo ha entusiasmo per cambiare. Ma si fida di cani e porci. È troppo buono”, ammette la capogruppo alla Camera. E su indennità e spese, nessun tradimento delle promesse elettorali. È soltanto una questione di tempi tecnici: “Rendiconteremo online le vostre spese, stiamo solo calcolando i contributi Inps”, precisa Lombardi.

Nelle stesse ore lo staff di Beppe Grillo pubblica un post di replica al servizio di Report andato in onda su Rai3 domenica 19. La pubblicità sarebbe stata inserita nel blog per compensare le perdite della Casaleggio Associati, che risultano dal bilancio depositato alla Camera di Commercio di Milano.

I soldi non sono l’unico argomento all’ordine del giorno per il Movimento. C’è anche la legge elettorale. Quella che, nella proposta firmata Pd, apre solo ai partiti la competizione elettorale. Tagliando fuori i movimenti. Come i 5 Stelle, appunto. Dopo ore di polemiche, viene annunciato il ritiro della bozza. Colpevole sì, ma involontaria. “Il documento è stato preparato durante la scorsa legislatura, quando il Movimento 5 Stelle non c’era neanche in Parlamento”, chiarisce Luigi Zanda a La Stampa. Fine della storia.

Giuliana Gambuzza